“La voce dice quello che sta al di là delle parole” – Giornata Mondiale della Voce – 16 Aprile 2019
La nostra voce è uno strumento prezioso, ci affidiamo a lei per comunicare ed interagire con altre persone; è proprio per questo motivo che un disturbo di voce (disfonia) può divenire molto fastidioso andando ad interferire con le normali attività quotidiane. Per disfonia si intende un’ alterazione della voce, qualitativa e/o quantitativa, temporanea o duratura, di origine strutturale o funzionale di uno o più organi coinvolti nella fonazione. Può associarsi a dolore o fastidio mentre si parla. Le disfonie possono essere suddivise in due categorie:
– Organiche quando determinate da alterazioni morfologiche o neuromuscolari di una o più strutture implicate nella fonazione.
– Funzionali quando sono dovute ad un eccesso o uno scorretto utilizzo della funzionale vocale.
La diagnosi di Disfonia si attua in seguito ad un’attenta anamnesi e visita foniatrica, poi in base alle cause e alla gravità della condizione patologica che determina il disturbo, la terapia può essere medica, chirurgica, logopedica o può prevedere una combinazione di questi interventi. Uno degli aspetti più importanti nel trattamento delle disfonie, al di là dell’esercizio logopedico volto a ripristinare quanto più possibile la corretta funzione vocale, è quello di seguire buone abitudini per evitare problemi di voce. Il cosiddetto “Igiene Vocale” (immagine), il quale ha l’obiettivo di mantenere le corde vocali in buono stato di salute andando ad eliminare i fattori causali o favorenti al fine di limitare i casi di disfonia. Molto spesso infatti da una disfonia disfunzionale, dovuta quindi ad una scorretto o eccessivo utilizzo delle corde vocali, si va a determinare un ispessimento della mucosa cordale che a lungo andare può portare alla comparsa di noduli vocali.
Queste norme di igiene vocale dovrebbero essere applicate da tutti in particolar modo il discorso vale per alcune categorie professionali che fanno della propria voce il primo strumento di lavoro. Non pensiamo solo ai cantanti, attori o speaker radiofonici, ma in questa categoria rientrano anche e soprattutto insegnanti, operatori di call center, venditori, istruttori di corsi fitness i quali utilizzano la voce in modo intenso e continuativo per diverse ore al giorno divenendo così più a rischio di sviluppare disturbi di voce e a differenza di cantanti o attori sono più inconsapevoli dei rischi che corrono.
Un piccolo accenno per quello che riguarda le disfonie nei bambini; come per l’età adulta l’obiettivo di una terapia logopedica sarà quello di sfruttare al meglio le potenzialità della voce, senza sforzarla eccessivamente e favorendo l’acquisizione delle norme di igiene vocale. Sarà compito del logopedista indagare sul vissuto del bambino, sulle sue abitudini e sulle eventuali cause della disfonia in ambito familiare. Logicamente, lavorando con bambini tutte le proposte devono essere coinvolgenti e impostate sotto forma di gioco, per incentivare il suo interesse al fine di guidare il bambino nel gestire l’uso delle corde vocali in modo non pressante e nemmeno noioso. Anche i genitori sono direttamente coinvolti nella terapia in attività di counselling, imparando a conoscere le abilità di base per un uso corretto della voce ed evitando di dare un esempio sbagliato ai figli.