Che cos’è la CAA?
L’acronimo CAA sta per Comunicazione Aumentativa Alternativa e per quanto possa sembrare una cosa di puro carattere riabilitativo, tutti noi la usiamo quotidianamente. La CAA prevede l’utilizzo di una forma comunicativa che possa supportare il linguaggio verbale (aumentativa) o sostituire la forma di comunicazione verbale vocale (alternativa). In questi termini, immagini, segni, gesti, scrittura, comunicatori vocali e altri, sono forme di CAA. Quanti di noi utilizzano il navigatore durante un tragitto e alla sola voce risulta fondamentale avere il supporto visivo?
Quanti di noi in terra sconosciuta e senza conoscere la lingua è riuscita a comunicare utilizzando i gesti? Quanti di noi si avvalgono delle immagini dei menù per scegliere una pietanza? Quanti di noi si affidano alle scritte sui video dei più famosi social perché non possono ascoltare? Quanti di noi si sono dovuti affidare alle istruzioni visive per costruire quella scrivania di una nota marca svedese?
È facile, pertanto, comprendere che la CAA è per tutti e non esistono prerequisiti per iniziare un percorso. Partendo dal presupposto, infatti, che “è impossibile non comunicare”, tutti hanno trovato una forma per comunicare i propri bisogni ma non sempre tale forma risulta funzionale. Ecco che entra in gioco il percorso riabilitativo specifico, al fine di trovare il canale più adatto e rendere la comunicazione efficace e funzionale. Spesso ci sentiamo chiedere dai genitori “ma quando parlerà?”, preoccupazione comprensibile ma di cui non abbiamo sempre la risposta. La cosa più importante è capire che il linguaggio verbale è solo una delle forme di comunicazione, che l’obiettivo principale è fornire un modo funzionale di esprimere i propri bisogni e desideri. L’obiettivo principale è la comunicazione.
Tra i vari dubbi abbiamo spesso anche sentito “la CAA impedisce lo sviluppo del linguaggio?” assolutamente no, anzi, è stato dimostrato che la CAA funziona da leva per il linguaggio verbale per molti bambini.
“C’è un età minima o un valore minimo di quoziente intellettivo per iniziare il percorso?” la risposta per entrambe è no, come già detto non ci sono prerequisiti per iniziare un percorso di CAA.
“Allora cosa prevede un percorso riabilitativo di CAA?”
In primis trovare la forma di comunicazione più adatta al bambino sfruttando i suoi punti di forza: immagini (PCS, PECS), sistemi a supporto tecnologico, lingua dei segni, altri.
Successivamente si procede con la comprensione del beneficio di una comunicazione funzionale attraverso la richiesta, la descrizione, l’espressione di emozioni, e così via. Inoltre, la CAA viene utilizzata anche per favorire la comprensione verbale di categorie, regole sociali, attività del giorno e della settimana, autonomie, attività didattiche, altri.
Noi siamo comunicazione, dobbiamo solo trovare il come.
Per altri dubbi gli specialisti dello studio restano a disposizione.